Al Vincitor di Marengo
Mots-clés
Paratexte
Imitazione dell Ode 4, Lib. 4, d'Orazio
Qualem ministrum fulminis alitem.
Texte
Come l'aquila s'avventa
D'angue inmiane alla tenzon ;
Qual su damma al pasco intenta,
Si précipita il Leon ;
Tale il duce de' Gagliardi
Sovra i Teutoni piombo ;
E in poch'ore i suoi stendardi
D' Alpe al Mincio inalbero ;
Dove pria l'ira tedesca
Si vedeva cavalcar,
Come fiamma in avid'esca,
Come vento in ainpio mar.
Rise intorno il ciel ; di pace
La bell' iride appari :
L'Anglia avara, e mal sagace,
Ne' suoi nembi si copri.
De' Germani il condottiero,
Cui dal crin cadde ogni allor,
Cosi alfin scrisse all' altiero
Del Danubio domator :
For giù l'ire omai ti piaccia,
E l'impresa abbandonar ;
Cervi, andiam de' lupi in traccia ;
Il fuggire è trionfar.
L'aspro popolo di Brenno,
Clic ognor grande in guerra fù ;
Forza accrebbe, ardire, e senno,
Poi che usci di servitù.
Siccom' elce in arduo monte,
Cui afrondo duro arator,
Più superba alza la fronte,
E dal ferro acquista onor.
Non cosi più forte Anteo
Dal terren si rialzo,
Ne si fier l'angue Lerneo
Colli e teste rinnovo.
Se del mar lo cacci in fondo,
Più feroce emergera ;
Se il sotterri, il suol fecondo
Armi e schiere produrrà.
Cadde omai, cadde ogni speme ;
Lieti nunzi attendi invan ;
Chi fortuna avvinta tiene
Di tal gente è capo e man.